La piccolezza del tiranno sta nel suo essere uomo e nel negare la sua natura umana, nell’aver bisogno di simboli e possesso per sentirsi più imponente, sta nel dover sembrare -anche a se stesso- quello che in cuor suo sa di non essere. Il tiranno mente e si inganna, è un leader, una istituzione, un potere, ma come ogni uomo ha bisogno degli altri per sentirsi realizzato, ha bisogno di sorrisi e consenso... con una sola sostanziale differenza, la sua fame di consenso è insaziabile e perciò eternamente, puerilmente frustrata...
“Adesso ho capito che lei nella sua vita si comporta come quei signori feudali il cui unico scopo era estendere il proprio dominio, spesso al prezzo di guerre sanguinose contro altri signori altrettanto corrotti e altrettanto rapaci. La parola modernità sulle sue labbra è grottesca. Lei è un uomo del Medioevo”. Un codazzo di collaboratori, ognuno diversamente interessato e disposto ad umiliarsi per il grande capo capace, costui, di spersonalizzarsi a comando, e proporsi diverso ad ogni occorrenza.
Il grande dittatore ha bisogno di tacchi più alti; il grande dittatore vuole apparire in primo piano nelle foto di gruppo; il grande dittatore solo nel suo ufficio gioca a palla col mondo: il grande dittatore non è poi un grande uomo. Uno dei film piu’ belli di tutti i tempi
Costruire l'immagine per le campagne elettorali dei candidati alle elezioni politiche è diventata una professione e Pete è un professionista molto richiesto. Un atto d'accusa contro la falsità pubblicitaria della costruzione mediatica del politico.
Il film ripercorre da vicino la carriera del magnate W. R. Hearst. L'uomo Kane non è il potente Kane e il giornalista Cotten indagherà sulla sua vita. Il film d'esordio del giovane Welles è considerato una pietra miliare nella storia del cinema per le innovazioni stilistiche e narrative.