ɃḺϴɃ Giudecca

Laboratorio Culturale Autogestito

 

S-Consumati

Consumare non rende felici. Crescita, decrescita e bugie dello sviluppo

 

Cicli di incontri a tema autogestiti, che abbiamo chiamato SUbuntu(*) - lo spazio di condivisione del sapere. E' un luogo di libera discussione sui temi della nostra epoca. Organizzato in un ciclo di 4 incontri settimanali, ogni giovedì, ognuno dei quali introdotto da alcune brevi relazioni/materiali/audiovisivi che serviranno ad avviare la discussione; nel 4° incontro proiezione di un film o di un documentario. Siete tutti invitati a partecipare con idee e materiali.

 

In collaborazione con Officina Sociale (Venezia).

 

(*) SUbuntu da Spazio "Ubuntu" (condivisione sociale, appartenenza e scambio, termine in uso nell'Africa sub-sahariana).

 

 

 
Crescitanogaia
Giovedì 1 febbraio 2007 h.21

Un mondo in esaurimento?

Avviano il dibattito:

Anna: Il dizionario della decrescita
Daniele: I numeri della decrescita
Giulia: L'angoscia urbanistica
Primula: Tanta crescita poco Gaia



 
Picco di Hubbert
Giovedì 8 febbraio 2007 h.21

Critica allo sviluppo

Avviano il dibattito:

Ugo: Marcuse, il cellulare e la cabina telefonica col pulsante giallo
Francesco: Produci Consuma Crepa
Giancarlo: L'economia al petrolio

 
S-Consumati
Giovedì 22 febbraio 2007 h.21

Sviluppo (e) alternative

Avviano il terzo dibattito:

Angela: Sobrietà felice e filosofia
Fabio: Le energie alternative
Patrizia: Tempo liberato e orario di lavoro

 
Surplus
Giovedì 1 marzo 2007 h.21

Surplus. Terrorized into being consumers

Svezia, 2003
di Erik Gandini
montaggio di Johan Söderberg, fotografia di Carl Nilsson e Lukas Eisenhauer, musiche di Mark O'Sullivan - The Mighty Quark/Gotan Project/Tosca/David Österberg/Johan Söderberg

Com'è che il privilegio di acquistare merci non conduce automaticamente alla felicità? Come mai viviamo questo senso di vuoto nonostante il generale benessere? E' forse lo stile di vita consumistico a produrre l'aggressività che vediamo oggi? Surplus(*) è un documentario girato negli Stati Uniti, Cina, India, Italia, Svezia, Ungheria, Canada e Cuba durante tre anni ed è il risultato di un complicato montaggio a cura del tecnico/compositore/percussionista Söderberg. Il film prende le mosse dalle proteste del 2001 a Genova contro il G8 per poi girare il mondo attraverso i simboli del consumismo, le condizioni di lavoro in India e in Africa, le immagini televisive, la Cuba anti-consumista, gli spot pubblicitari, mostrando gli effetti della globalizzazione. Il commento è affidato a John Zerman, filosofo americano che registra come siamo tutti quotidianamente "terrorizzati ad essere comsumatori". Il documentario si basa principalmente sulle tecniche di collage veloce audio-video, utilizzando la musica per enfatizzare le azioni e il doppiaggio falsato per sovvertire/palesare le idee degli uomini di potere.

 

(*) Primo premio all'Amsterdam International Documentary Film Festival 2003, Premio miglior utilizzo sonoro e musicale al One World Documentary Prague Film Festival 2004, due menzioni speciali al Torino Ambiente Film Festival 2004 e altri 5 riconoscimenti internazionali.

 

 
 
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